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Termine del Glossario Coordinate celesti

Descrizione Dalla Terra, percepiamo gli oggetti celesti come situati su una sfera, tradizionalmente chiamata sfera celeste. Possiamo descrivere qualsiasi posizione su questa sfera utilizzando due numeri. Ogni metodo per assegnare questi due numeri a una posizione nel cielo è definito sistema di coordinate celesti, e i numeri sono chiamati coordinate (celesti) dell'oggetto. Sulla superficie terrestre, utilizziamo la latitudine e la longitudine geografiche per lo stesso scopo, e in effetti un modo di definire le coordinate celesti deriva da questo: i punti del cielo che si trovano direttamente sopra l'equatore terrestre formano l'equatore celeste, e al punto direttamente sopra una certa posizione sul globo terrestre vengono assegnati dei numeri in modo simile alla latitudine/longitudine del punto base. Gli astronomi utilizzano diversi tipi di sistemi di coordinate, tra cui uno che tiene conto della rotazione giornaliera della Terra; in tal modo le coordinate sono universali e si possono utilizzare da ovunque sulla Terra. Inoltre questo garantisce che le coordinate di una stella, ad esempio, non cambino in modo significativo nel corso di giorni, mesi, o anni.

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Il Glossario Multilingue OAE é un progetto dell'Ufficio IAU per la didatticadell'astronomia (OAE) in collaborazione con l'ufficio IAU OAO per la DivulgazioneAstronomica (OAO). I termini e le definizioni sono stater scelte, scritte eriviste da un impegno collettivo da parte di OAE, i Centri e i Nodi OAE e iCoordinatori Nazionali per la Didattica dell'Astronomia e da altri volontari.Potete trovare una lista completa dei crediti, Tutti i termini del glossarioE le definizioni sono pubblicate su Creative Commons CC BY-4.0 licenza e dovrebbero essere accreditate ad IAU OAE.

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Diagrami correlati


The four bright stars of Crux form a kite shape with the long axis pointing vertically

Crux Constellation Map

Didascalia: The constellation Crux (commonly known as the Southern Cross or Crux Australis) showing its bright stars and surrounding constellations. The Southern Cross is surrounding by (going clockwise from the top) Centaurus, Carina and Musca. The brightest star is alpha Crucis which appears at the bottom of the constellation's famous kite shape. The Southern Cross is visible from southern and equatorial regions of the world. In more southerly parts of the world it is circumpolar so is always above the horizon. In other parts of the southern hemisphere and in equatorial regions it is most visible in the evenings in the southern hemisphere autumn. The yellow circles show the locations of two open clusters, NGC 4755 (known as the Jewel Box) and NGC 4609. The line joining gamma and alpha Crucis (the third and first brightest stars in the Southern Cross) points in the approximate direction of the South Celestial Pole. This has led to the Southern Cross playing an important role in celestial navigation, allowing navigators from different astronomical traditions to find their bearings. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by IAU/Sky & Telescope.

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Orione appare come un disegno a forma di clessidra con due stringhe di stelle che si estendono a nord-est e a nord-ovest.

Mappa della costellazione di Orione

Didascalia: La costellazione di Orione con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Orione è circondata da (in senso orario dall'alto) Toro, Eridano, Lepre, Unicorno e Gemelli. Le stelle più luminose di Orione, Betelgeuse e Rigel, si trovano rispettivamente all'estremità settentrionale (in alto in questo diagramma) e meridionale (in basso) della costellazione, con la famosa "cintura" di tre stelle al centro. Orione si estende sull'equatore celeste ed è quindi visibile in alcuni periodi dell'anno da tutto il pianeta Terra. Nelle regioni più artiche o antartiche del mondo, alcune parti della costellazione potrebbero non essere visibili. Orione è più visibile la sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. La linea blu sopra Orione segna l'eclittica, il percorso che il Sole sembra compiere attraverso il cielo nel corso di un anno. Il Sole non passa mai per Orione, ma occasionalmente si possono trovare in Orione gli altri pianeti del sistema solare e la Luna. A sud della cintura di Orione si trovano i due oggetti Messier M42 (la nebulosa di Orione) e M43, contrassegnati da quadrati verdi. Queste nebulose, insieme a M78 (qui il quadrato verde a sinistra della cintura), fanno parte dell'enorme complesso Molecolare Nebuloso di Orione. Questo copre la maggior parte della costellazione e comprende regioni in cui queste nubi molecolari stanno collassando per formare giovani inizi. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non viene sempre seguito esattamente. Il cerchio intorno a Betelgeuse indica che si tratta di una stella variabile. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee solide verdi indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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La Bilancia é un triangolo che punta verso nord (in alto) con due linee verso il basso. È tagliata dall'eclittica che corre in direzione ESE-WNW.

Mappa della Costellazione della Bilancia

Didascalia: La costellazione della Bilancia con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. La Bilancia è circondata da (in senso orario dall'alto) Testa di Serpente, Vergine, Idra, Centauro, Lupo, Scorpione e Ofiuco. La Bilancia si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Bilancia da fine ottobre a fine novembre. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso in Bilancia. La Bilancia si trova appena a sud dell'equatore celeste ed è quindi visibile in qualche momento in tutte le regioni, tranne quelle più artiche. La Bilancia si osserva meglio la sera nell'emisfero settentrionale, in tarda primavera/inizio estate, e nell'emisfero meridionale, in autunno/inizio inverno. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Lo Scorpione appare come una lettera T unita a una lettera J. L'eclittica corre da ESE a WNW e taglia un braccio della T

Mappa della costellazione dello Scorpione

Didascalia: La costellazione dello Scorpius (spesso chiamato comunemente Scorpione) con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Lo Scorpione è circondato da (in senso orario dall'alto) Ofiuco, Testa di Serpente, Bilancia, Lupo, Norma, Ara, Corona Australe e Sagittario. La stella più luminosa dello Scorpione, Antares, appare nel cuore della costellazione con la famosa coda di Scorpione a sud-est (in basso a sinistra). Lo Scorpione si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole trascorre solo un breve periodo di tempo a fine novembre in Scorpione. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso in Scorpione. Scorpione si trova a sud dell'equatore celeste. L'intera costellazione non è visibile dalle regioni più artiche del mondo e alcune parti di Scorpione sono oscurate per gli osservatori delle regioni settentrionali dell'Asia, dell'Europa e del Nord America. Scorpione è maggiormente visibile la sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in inverno. I cerchi gialli indicano le posizioni degli ammassi aperti M6, M7 e NGC 6231, mentre i cerchi gialli con il segno più sovrapposto indicano gli ammassi globulari M4 e M80. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Il cerchio intorno ad Antares indica che si tratta di una stella variabile. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo. La linea blu segna l'eclittica, il percorso che il Sole sembra compiere attraverso il cielo nel corso di un anno.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Il Sagittario ha la forma di una teiera che versa il tè a sud-ovest. L'eclittica corre da WSW a ENE nella parte superiore della costellazione.

Mappa della costellazione del Sagittario

Didascalia: La costellazione del Sagittario con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Sagittario è circondato da (in senso orario dall'alto) Aquila, Scudo, Coda del Serpente, Ofiuco, Scorpione, Corona Australe, Telescopio, Microscopio e Capricorno. Le stelle più luminose del Sagittario si dispongono in una caratteristica forma a teiera. Il Sagittario si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Sagittario da metà dicembre a metà gennaio. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso nel Sagittario. Il Sagittario si trova a sud dell'equatore celeste. Il famoso asterismo della teiera è visibile in tutte le regioni del mondo tranne quelle più artiche, ma le parti più meridionali della costellazione non sono visibili nelle zone settentrionali dell'Asia, dell'Europa e del Nord America. Il Sagittario è maggiormente visibile la sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in inverno. Il buco nero supermassiccio Sagittarius A*, che si trova al centro della nostra Galassia Via Lattea, si trova sul bordo occidentale (qui a destra) del Sagittario. Poiché copre un'area al centro della nostra Galassia, il Sagittario ospita molti ammassi stellari, tra cui ammassi aperti (qui contrassegnati da cerchi gialli) e ammassi globulari (qui contrassegnati da cerchi gialli con segni + sovrapposti). Ci sono anche tre nebulose, contrassegnate qui da quadrati verdi. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono sul cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU per l'Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Il Capricorno appare come un triangolo isoscele rivolto verso il basso. L'eclittica attraversa il centro da WSW a ENE.

Mappa della costellazione del Capricorno

Didascalia: La costellazione del Capricorno (comunemente chiamata Capricorno) con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Capricorno è circondato da (in senso orario dall'alto) Acquario, Aquila, Sagittario, Microscopio e Piscis Austrinus. Il Capricorno si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Capricorno da metà gennaio a metà febbraio. Gli altri pianeti del sistema solare si trovano spesso nel Capricorno. Il Capricorno si trova appena a sud dell'equatore celeste ed è visibile da tutti gli osservatori a sud del Circolo Polare Artico. Il Capricorno è maggiormente visibile la sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. A sud-est (in basso a sinistra in questo diagramma) della costellazione si trova l'ammasso globulare M30 (qui rappresentato come un cerchio giallo con un segno più sovrapposto). L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'Acquario appare come una serie disordinata di linee collegate tra loro. L'eclittica attraversa il suo centro da WSW a ENE.

Mappa della Costellazione dell'Acquario

Didascalia: La costellazione dell'Acquario con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Acquario è circondato da (in senso orario dall'alto) Pegaso, Equuleus, Aquila, Capricorno, Piscis Austrinus, Scultore, Balena e Pesci. L'Acquario si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Acquario da metà febbraio a metà marzo. Gli altri pianeti del sistema solare si trovano spesso in Acquario. L'Acquario si estende sull'equatore celeste ed è quindi visibile in alcuni momenti dell'anno da tutto il pianeta Terra. Nelle regioni più artiche o antartiche del mondo, alcune parti della costellazione potrebbero non essere visibili. L'Acquario si osserva meglio la sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. I cerchi gialli con i simboli più sovrapposti indicano gli ammassi globulari M2 e M72. I cerchi verdi sovrapposti ai simboli più indicano le nebulose planetarie NGC 7293 (la Nebulosa Elica) e NGC 7002 (la Nebulosa Saturno). M73 (contrassegnato dal simbolo x) è un raggruppamento coincidente di stelle precedentemente classificato erroneamente come ammasso aperto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU ai Astronomia per l'educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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I Pesci appaiono come una forma a V orientata verso SW con anse alla fine di ogni linea. L'eclittica corre da WSW a ENE attraverso i Pesci.

Mappa della Costellazione dei Pesci

Didascalia: La costellazione dei Pesci con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. I Pesci sono circondati da (in senso orario dall'alto) Andromeda, Pegaso, Acquario, Balena, Ariete e Triangolo. I Pesci si trovano sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova nei Pesci da metà marzo a metà aprile. Il Sole si trova quindi in Pesci all'equinozio di marzo. A questo punto l'eclittica attraversa l'equatore celeste. La posizione del Sole all'equinozio di primavera viene utilizzata per fissare il punto zero della coordinata di posizione dell'Ascensione retta. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso nei Pesci. I Pesci si estendono sull'equatore celeste e sono quindi visibili in alcuni periodi dell'anno da tutto il pianeta Terra. Nelle regioni più artiche o antartiche del mondo, alcune parti della costellazione potrebbero non essere visibili. I Pesci sono maggiormente visibili la sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. La galassia a spirale di grande disegno M74 è contrassegnata in questo diagramma da un piccolo cerchio rosso. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'Ariete è costituito per lo più da stelle, con  stelle luminose a nord della costellazione unite da una linea curva. L'eclittica corre da WSW a ENE

Mappa della costellazione dell'Ariete

Didascalia: La costellazione dell'Ariete con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Ariete è circondato da (in senso orario dall'alto) Triangolo, Pesci, Ceto, Toro e Perseo. L'Ariete si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Ariete da metà aprile a metà maggio. Gli altri pianeti del sistema solare si trovano spesso in Ariete. L'Ariete si trova appena a nord dell'equatore celeste ed è quindi visibile in qualche momento dell'anno da tutto il pianeta Terra, ad eccezione delle regioni più antartiche del mondo. L'Ariete è maggiormente visibile la sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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Il Toro appare come una forma a Y con l'estremità aperta rivolta verso NE. L'eclittica passa da WSW a ENE nella metà settentrionale del Toro.

Mappa della Costellazione del Toro

Didascalia: La costellazione del Toro con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Toro è circondato da (in senso orario dall'alto) Perseo, Ariete, Balena, Eridano, Orione, Gemelli e Auriga. La stella più luminosa del Toro, Aldebaran, appare al centro della costellazione. Il Toro si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Toro da metà maggio a fine giugno. Gli altri pianeti del sistema solare si trovano spesso in Toro. Il Toro si trova per lo più a nord dell'equatore celeste, con una piccola parte nell'emisfero celeste meridionale. L'intera costellazione è visibile ad un certo punto dell'anno a tutto il pianeta, ad eccezione dell'Antartide e di una piccola regione intorno al Polo Nord. Il Toro è maggiormente visibile la sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. Nella parte orientale del Toro si trova il resto della supernova M1 (comunemente nota come Nebulosa del Granchio), qui contrassegnata da un quadrato verde. A nord-est del Toro si trova uno degli ammassi stellari aperti più famosi del cielo, M45 (le Pleiadi), qui contrassegnato da un cerchio giallo. Molte delle stelle vicine ad Aldebaran (ma non Aldebaran) fanno parte di un altro ammasso stellare, le Iadi. Tuttavia, questo ammasso è vicino al sistema solare ed è troppo disperso nel cielo per avere una designazione di oggetto Messier come le Pleiadi. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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I Gemelli assomigliano a due figure stilizzate, con la testa rivolta a Nord-Est e le braccia unite. L'eclittica passa da W a E attraverso i Gemelli.

Mappa della Costellazione dei Gemelli

Didascalia: La costellazione zodiacale dei Gemelli e le costellazioni circostanti. Partendo dall'alto del diagramma e procedendo in senso orario, queste sono Auriga, Toro, Lince, Orione, Unicorno, Cane Minore e Cancro. Le stelle più luminose dei Gemelli, Castore e Polluce, appaiono nell'angolo superiore sinistro (nord-est) del diagramma. Nella mitologia greca, si pensa che le stelle di questa costellazione assomiglino a due gemelli abbracciati, con Castore e Polluce che indicano le loro teste. I Gemelli si trovano sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova nei Gemelli da fine giugno a fine luglio. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso nei Gemelli. I Gemelli si trovano a nord dell'equatore celeste e sono visibili in tutte le regioni del mondo tranne quelle antartiche. I Gemelli sono maggiormente visibili la sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. Appena a destra del piede del gemello Castore si trova un ammasso aperto di stelle (etichettato come un cerchio giallo con un bordo tratteggiato), Messier 35, noto anche come Ammasso della fibbia della scarpa. Questo ammasso si estende su un'area grande all'incirca come la Luna piena. Oltre a questo ammasso di stelle, c'è una nebulosa planetaria (etichettata come un cerchio verde con quattro punte radiali) - NGC 2392 - vicino all'equatore celeste e appena a sinistra della gemella Polluce. Due stelle variabili (Mekbuda e Propus, etichettate come due cerchi concentrici) si trovano nelle "gambe" di ciascuna gemella, ma sono così deboli che un osservatore dovrebbe avere un cielo buio per vederle. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale di IAU/Sky & Telescope

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Il Cancro appare come una "Y" rovesciata nel cielo, con il suo vertice quasi esattamente sull'eclittica che va da ESE a WNW.

Mappa della costellazione del Cancro

Didascalia: La costellazione zodiacale del Cancro e le costellazioni circostanti. Partendo dall'alto del diagramma e procedendo in senso orario, si tratta di Lince, Gemelli, Cane Minore, Idra, Leone e Leone Minore. L'eclittica (qui rappresentata da una linea blu) passa quasi esattamente al centro della costellazione; questo è il percorso che il Sole sembra compiere attraverso il cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Cancro da fine luglio a metà agosto. Gli altri pianeti del sistema solare si trovano spesso in Cancro. Il Cancro si trova appena a nord dell'equatore celeste ed è quindi visibile in qualche momento dell'anno da tutto il pianeta Terra, ad eccezione delle regioni più antartiche del mondo. Il Cancro è maggiormente visibile la sera in primavera dell'emisfero settentrionale e in autunno dell'emisfero meridionale. Nel Cancro sono visibili due ammassi stellari: M44, un ammasso aperto spesso chiamato Ammasso dell'Alveare, e M46, un ammasso aperto più denso con un numero di stelle circa quattro volte superiore a M44. Questi ammassi sono indicati da cerchi gialli con un bordo tratteggiato sulla mappa. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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Il Leone assomiglia a un leone in piedi sull'eclittica (che va da ESE a WNW) con il naso puntato verso nord-ovest.

Mappa della Costellazione del Leone

Didascalia: La costellazione zodiacale del Leone e le costellazioni circostanti. Partendo dall'alto del diagramma e procedendo in senso orario, si tratta di Leone Minore, Cancro, Sestante, Idra, Cratere, Vergine e Orsa Maggiore. La stella più luminosa del Leone, Regolo, si trova quasi esattamente sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu): il percorso che il Sole sembra compiere attraverso il cielo nel corso di un anno. Il Sole trascorre il periodo da metà agosto a metà settembre nel Leone. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso nel Leone. Il Leone si estende sull'equatore celeste e quindi parte di esso è visibile in alcuni momenti dell'anno da tutto il pianeta Terra, con una parte della costellazione oscurata nelle regioni più artiche e antartiche del mondo. Il Leone è maggiormente visibile la sera nella primavera dell'emisfero settentrionale e nell'autunno dell'emisfero meridionale. Nel Leone si possono osservare diversi oggetti, tra cui M65 e M66, due galassie della Tripletta del Leone, un trio di galassie che comprende NGC 3628, non elencate qui. Inoltre, M96, una galassia a spirale può essere vista come un oggetto sfocato con un piccolo telescopio, e Messier 105, una galassia ellittica. Ognuno di questi oggetti è etichettato sulla mappa come ellissi rossa. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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La costellazione della Vergine pare una persona sdraiata con la schiena contro la diagonale dell'eclittica, le braccia distese, i piedi rivolti a est.

Mappa della Costellazione della Vergine

Didascalia: La costellazione zodiacale della Vergine e le costellazioni circostanti. Partendo dall'alto del diagramma e procedendo in senso orario, queste sono Chioma di Berenice, Leone, Cratere, Corvo, Bilancia e Bootes. La stella più luminosa della Vergine, Spica, si trova appena al di sotto dell'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), al centro della mappa. Un modo per individuare questa stella nel cielo notturno è seguire il manico dell'Orsa Maggiore fino alla stella Arturo in Bootes e percorrere una linea retta fino a Spica ("arco per Arturo e picco per Spica"). Questa stella si trova appena sotto l'eclittica. L'eclittica è il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Vergine da metà settembre a fine ottobre. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso in Vergine. La Vergine si estende sull'equatore celeste e quindi una parte di essa è visibile in un certo periodo dell'anno da tutto il pianeta Terra, con una parte della costellazione oscurata nelle regioni più artiche e antartiche del mondo. La Vergine è maggiormente visibile la sera nella primavera dell'emisfero settentrionale e nell'autunno dell'emisfero meridionale. La costellazione della Vergine appare come una persona sdraiata con la schiena approssimativamente contro l'eclittica, le braccia distese e i piedi puntati verso est. Nella Vergine sono visibili diversi oggetti del cielo profondo, tra cui NGC4697, M49, M87, M86, M84 e M60, tutti etichettati come ellissi rosse sulla mappa. Sono tutte galassie a spirale ed ellittiche situate a diversi milioni di anni luce dalla Terra. In particolare, M87 ospita il buco nero super massiccio (Pōwehi) che è stato fotografato dal telescopio Event Horizon nel 2019. Tutte queste galassie fanno parte dell'Ammasso della Vergine, l'ammasso di galassie più vicino alla Via Lattea. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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La Balena appare come due ellissi, la più piccola a nord-est della più grande, collegate da una linea.

Mappa della costellazione della Balena

Didascalia: La costellazione di Cetus con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Cetus è circondato da (in senso orario dall'alto): Pesci, Acquario, Scultore, Fornax, Eridano, Toro e Ariete. Cetus si trova appena a sud dell'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Sebbene il Sole non passi attraverso Cetus, gli altri pianeti del sistema solare e la Luna possono talvolta trovarsi in Cetus. La stella Omicron Ceti o Mira è una famosa stella variabile. Questa gigante rossa varia di luminosità di un fattore 600 nel corso del suo periodo di undici mesi. Cetus si estende sull'equatore celeste, quindi una parte della costellazione è visibile da tutta la Terra in un certo periodo dell'anno. L'intera costellazione è visibile dalle regioni equatoriali e temperate di entrambi gli emisferi. Cetus è più visibile la sera nell'emisfero settentrionale, nel tardo autunno, e nell'emisfero meridionale, nella tarda primavera. La galassia a spirale barrata M77 si trova in Cetus, così come la galassia a spirale NGC 247 e la galassia irregolare nana IC 1613. Tutte e tre sono contrassegnate da ellissi rosse. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Mira è contrassegnata da un cerchio aperto perché è una stella variabile non sempre visibile a occhio nudo. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è indicata come alfa, la seconda più luminosa come beta, ecc. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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Ofiuco appare come una figura acefala stilizzata

Mappa della costellazione dell'Ofiuco

Didascalia: La costellazione di Ofiuco con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Ofiuco è circondato da (in senso orario dall'alto): Ercole, Serpens Caput, Scorpius, Sagittarius e Serpens Cauda. L'Ofiuco non fa parte delle dodici costellazioni zodiacali tradizionali, ma si trova sull'eclittica (qui rappresentata da una linea blu), ovvero il percorso che il Sole compie nel cielo nel corso di un anno. Il Sole si trova in Ofiuco da fine novembre a metà dicembre. Gli altri pianeti del Sistema solare si trovano spesso in Ofiuco. L'Ofiuco si estende sull'equatore celeste e quindi parte della costellazione è visibile su tutta la Terra in un certo periodo dell'anno. Tuttavia, durante il periodo in cui è più visibile la sera (l'inverno dell'emisfero meridionale e l'estate dell'emisfero settentrionale), gran parte dell'Artico è in perenne luce diurna, rendendo impossibile vedere le stelle della costellazione. L'intera costellazione è visibile dalle regioni equatoriali e temperate di entrambi gli emisferi. Poiché Ofiuco si trova vicino al centro galattico, contiene molti ammassi globulari come M9, M10, M12, M14, M19, M62 e M107. Questi sono contrassegnati da cerchi gialli con simboli più sovrapposti. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'ottante si presenta come un triangolo allungato

Mappa della Costellazione di Ottante

Didascalia: La costellazione di Ottante con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Ottante è circondata da (in senso orario dall'alto): Idro, Indo, Pavone, Apus, Camaleonte e Mensa. Ottante è una costellazione relativamente debole, che si distingue perché si trova al polo sud celeste. Mentre la stella del polo nord è la relativamente luminosa Stella Polare, la sigma Octans, la stella del polo sud, è appena visibile a occhio nudo. Ottante si trova al polo sud celeste ed è quindi visibile da tutto l'emisfero meridionale, mentre una parte della costellazione è visibile dalle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale. La costellazione è circumpolare per la maggior parte dell'emisfero meridionale. È meglio osservarla di sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee (in ore) sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Il cerchio pieno intorno al polo segna una linea di -80° di declinazione, mentre il cerchio più grande e incompleto a destra segna -70° di declinazione. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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Cassiopea appare come una doppia U inclinata all'estremità sinistra di circa 45 gradi.

Mappa della Costellazione di Cassiopea

Didascalia: La costellazione di Cassiopea con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Cassiopea è circondata da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Andromeda, Perseo e Giraffa. Cassiopea è una costellazione settentrionale visibile da tutto l'emisfero nord e dalle regioni equatoriali dell'emisfero sud. È maggiormente visibile la sera nel tardo autunno dell'emisfero settentrionale e nella tarda primavera dell'emisfero meridionale. Gli ammassi stellari aperti M52, M103, NGC 457 e NGC 663 si trovano tutti in questa costellazione. Sono contrassegnati da cerchi gialli. Due galassie nane ellittiche NGC 147 e NGC 185 si trovano nella parte meridionale della costellazione. Sono contrassegnate da ellissi rosse e sono legate gravitazionalmente alla più grande galassia di Andromeda, che si trova a sud nella costellazione di Andromeda. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'Orsa Minore appare come un piccolo mestolo con l'estremità del manico, la posizione della Stella Polare, al polo nord.

Mappa della costellazione dell'Orsa Minore

Didascalia: La costellazione dell'Orsa Minore con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Orsa Minore è circondata da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Giraffa e Drago. L'Orsa Minore si distingue per la sua stella più luminosa, Polaris, la stella del polo nord. L'Orsa Minore è visibile da tutto l'emisfero settentrionale e alcune parti della costellazione sono visibili dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale. È anche circumpolare per le regioni temperate e artiche dell'emisfero settentrionale. La Stella Polare, che si trova molto vicino al polo nord celeste, è circumpolare per tutto l'emisfero settentrionale. La costellazione è più visibile la sera nell'emisfero nord in estate e nell'emisfero sud in inverno. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta (in ore) di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante (in gradi) sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'Orsa Maggiore appare come un mestolo con il manico a est e la coppa a ovest. Linee di stelle più deboli si estendono verso sud.

Mappa della costellazione dell'Orsa Maggiore

Didascalia: La costellazione dell'Orsa Maggiore con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Orsa Maggiore è circondata da (in senso orario dall'alto): Drago, Giraffa, Lince, Leone Minore, Leone, Chioma di Berenice, Canei da Caccia e Boötes. L'Orsa Maggiore è famosa per il prominente asterismo spesso conosciuto in inglese come "Big Dipper" (Grande Carro) o "Plough" (Aratro). Questo importante asterismo settentrionale ha una grande varietà di nomi nelle culture di tutto il mondo. Mentre la maggior parte delle costellazioni e degli asterismi sono costituiti da stelle non collegate tra loro che appaiono casualmente vicine nel cielo, cinque delle stelle del Grande Carro fanno parte del Gruppo mobile dell'Orsa Maggiore, un gruppo di stelle che si muovono insieme nello spazio e che probabilmente si sono formate nello stesso luogo 300 milioni di anni fa. Le due stelle all'estremità destra dell'Orsa Maggiore in questo diagramma formano una coppia di stelle puntatrici che possono essere utilizzate per localizzare Polaris, la stella del polo nord che si trova nella costellazione dell'Orsa Minore. L'Orsa Maggiore è una costellazione settentrionale ed è visibile dalle regioni settentrionali ed equatoriali. Parti della costellazione sono visibili da tutte le regioni dell'emisfero meridionale, tranne quelle più antartiche, ma non tutte le regioni temperate dell'emisfero meridionale possono vedere tutto l'Orsa Maggiore. Al contrario, l'Orsa Maggiore e gran parte del resto della costellazione sono circumpolari nelle regioni artiche e in molte regioni temperate dell'emisfero settentrionale. L'Orsa Maggiore è più visibile la sera in primavera nell'emisfero settentrionale e in autunno nell'emisfero meridionale. Nella parte settentrionale di questa costellazione compaiono due galassie di spicco, la galassia a spirale M81 e M82, una possibile galassia a spirale la cui struttura è difficile da osservare dalla Terra in quanto appare ai bordi. Entrambe sono raffigurate come ellissi rosse. La nebulosa planetaria M97 (la Nebulosa del Gufo) si trova al centro della costellazione ed è contrassegnata da un cerchio verde sovrapposto a un simbolo più. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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Cane Maggiore ha la forma di una figura di cane inclinata di 45 gradi verso l'alto. Sirio si trova sulla spalla del cane.

Mappa della costellazione del Cane Maggiore

Didascalia: La costellazione del Cane Maggiore con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Cane Maggiore è circondata da (in senso orario dall'alto): Unicorno, Lepre, Colomba e Poppa. La costellazione è dominata da Sirio, la stella che appare più luminosa nel cielo notturno e che supera di gran lunga tutte le altre stelle della costellazione. Cane Maggiore si trova appena a sud dell'equatore celeste ed è visibile da tutto l'emisfero meridionale e dalle regioni equatoriali e temperate dell'emisfero settentrionale. Sirio è visibile da tutte le regioni tranne quelle più artiche. Cane Maggiore è maggiormente visibile la sera alla fine dell'inverno nell'emisfero settentrionale e alla fine dell'estate nell'emisfero meridionale. Nella costellazione si trovano gli ammassi stellari aperti M41, NGC 2360 e NGC 2362, qui contrassegnati da cerchi gialli. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate sono proporzionali alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono sul cielo.
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Antlia appare come una linea con un angolo al centro che punta verso l'alto

Mappa della Costellazione di Antlia

Didascalia: La costellazione dell'Antlia con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Antlia è circondata da (in senso orario dall'alto): Idra, Pisside, Vela e Centauro. Antlia è una costellazione australe, visibile in alcuni momenti dell'anno da tutto l'emisfero meridionale, nonché dalle regioni equatoriali e da alcune regioni temperate dell'emisfero settentrionale. La costellazione è visibile al meglio la sera nella primavera dell'emisfero settentrionale e nell'autunno dell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'Uccello del Paradiso ha un triangolo isoscele rivolto verso nord all'estremità orientale di una linea est-ovest.

Mappa della Costellazione dell'Uccello del Paradiso

Didascalia: La costellazione dell'Uccello del Paradiso con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Uccello del Paradiso è circondato da (in senso orario dall'alto): Triangolo Meridionale, Compasso, Mosca, Camaleonte, Ottante, Pavone e Altare. L'Uccello del Paradiso è una costellazione meridionale che si trova vicino al polo sud celeste. Per questo motivo è visibile in alcuni momenti dell'anno da tutto l'emisfero meridionale, ma è visibile solo dalle regioni più equatoriali dell'emisfero settentrionale. L'Uccello del Paradiso è circumpolare per tutte le regioni temperate e antartiche dell'emisfero meridionale. Si osserva meglio la sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in autunno. L'ammasso globulare NGC 6101 si trova nell'Uccello del Paradiso. Qui è contrassegnato da un cerchio giallo con un simbolo più sovrapposto. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta (in ore) di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Le linee di declinazione costante (in gradi) sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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Aquila ha l'aspetto di una freccia semplificata con la testa rivolta in basso a destra (sud-ovest). Altair è nella coda

Mappa della Costellazione dell'Aquila

Didascalia: La costellazione dell'Aquila con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Aquila è circondata da (in senso orario dall'alto): Sagitta, Ercole, Ofiuco, Serpens Cauda, Scutum, Sagittario, Capricorno, Acquario e Delfino. L'Aquila si distingue soprattutto per la sua stella più luminosa, Altair. Questa forma uno dei vertici dell'importante asterismo del Triangolo estivo, visibile nelle serate estive dell'emisfero settentrionale. L'Aquila si estende sull'equatore celeste e quindi una parte di essa è visibile da tutta la Terra in un certo periodo dell'anno. È maggiormente visibile nelle sere della tarda estate dell'emisfero settentrionale e dell'inverno dell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in basso a destra del diagramma è l'eclittica.
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L'Altare si presenta come un quadrilatero in verticale con il lato destro più corto di quello sinistro

Mappa della Costellazione dell'Altare

Didascalia: La costellazione dell'Altare con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Altare è circondato da (in senso orario dall'alto): Scorpione, Regolo, Triangolo Australe, Uccello del Paradiso, Pavone, Telescopio e Corona Australe. L'Altare è una costellazione australe che è visibile da tutto l'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno ed è visibile da zone equatoriali con parti della costellazione visibili da alcune zone temperate dell'emisfero settentrionale. Si osserva al meglio di sera, in estate nell'emisfero settentrionale e in inverno nell'emisfero meridionale. Gli ammassi globulari NGC 6352 e NGC 6397 si trovano nell'Altare. Sono contrassegnati da cerchi gialli con il simbolo più sovrapposto. Nell'Altare si trova anche l'ammasso aperto NGC 6193, caratterizzato da un cerchio giallo parzialmente oscurato dal punto che indica il membro più luminoso dell'ammasso, visibile a occhio nudo in buone condizioni. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'aspetto di Auriga è quello di una testa con un cappello a punta. L'eclittica corre da est a ovest sotto l'Auriga.

Mappa della costellazione dell'Auriga

Didascalia: La costellazione dell'Auriga con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Auriga è circondata da (in senso orario dall'alto): Giraffa, Perseo, Toro, Gemelli e Lince. Capella, la stella più luminosa dell'Auriga, è la sesta stella più luminosa del cielo notturno. Essendo una costellazione boreale, l'Auriga è visibile da tutto l'emisfero settentrionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale, mentre alcune parti sono visibili dalle regioni temperate del sud. L'intera costellazione è circumpolare dalle regioni artiche. La costellazione si osserva meglio la sera alla fine dell'inverno dell'emisfero settentrionale e alla fine dell'estate dell'emisfero meridionale. L'Auriga si trova nel piano della Via Lattea e ospita quindi numerosi ammassi aperti. Di questi M36, M37 e M38 sono contrassegnati in questo diagramma da cerchi gialli. IC 405, noto anche come nebulosa della stella fiammeggiante, è contrassegnato da un quadrato verde. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in fondo al diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Boötes appare come una forma di aquilone inclinato in senso antiorario di 45 gradi rispetto alla verticale/ Arturo è alla base dell'aquilone

Mappa della Costellazione di Boötes

Didascalia: La costellazione di Boötes con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Boötes è circondata da (in senso orario dall'alto): Drago, Orsa Maggiore, Cani da Caccia, Chioma di Berenice, Vergine, Testa di Serpente, Corona Boreale ed Ercole. Si distingue per la sua stella più luminosa, Arturo, che è la quarta stella più luminosa del cielo notturno. Boötes è una costellazione boreale e l'intera costellazione è visibile in tutto l'emisfero settentrionale in alcuni momenti dell'anno. Alcune parti della costellazione sono visibili da tutte le parti dell'emisfero meridionale, tranne quelle più antartiche, ma l'intera costellazione è visibile solo dalle zone equatoriali e da alcune zone temperate dell'emisfero. Boötes si osserva meglio di sera nell'emisfero boreale in estate e nell'emisfero australe in inverno. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione dell'IAU dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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Caelum è una costellazione piccola e sottile, con poche stelle luminose.

Mappa della Costellazione di Caelum

Didascalia: La costellazione del Caelum con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Caelum è circondato da (in senso orario dall'alto): Eridano, Orologio, Dorado, Pittore, Columba e Lepre. Caelum è una costellazione relativamente piccola e debole. Il Caelum è una costellazione australe e l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno da tutto l'emisfero meridionale e dalle parti equatoriali dell'emisfero settentrionale. Alcune parti della costellazione sono visibili dalle regioni temperate dell'emisfero settentrionale. La costellazione si osserva meglio la sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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La Giraffa non ha stelle molto luminose e non ha una forma ben definita

Mappa della costellazione della Giraffa

Didascalia: La costellazione della Giraffa con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. La Giraffa è circondata da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Cassiopea, Perseo, Auriga, Lince, Orsa Maggiore, Drago e Orsa Minore. La Giraffa è una costellazione grande, ma contiene relativamente poche stelle luminose. La Giraffa è una costellazione boreale e come tale l'intera costellazione è visibile in tutto l'emisfero settentrionale in qualche momento dell'anno. È visibile anche dalle zone equatoriali dell'emisfero meridionale, con alcune parti visibili nelle regioni temperate del sud. L'intera costellazione è circumpolare per tutte le regioni artiche e temperate più settentrionali dell'emisfero nord. La Giraffa si osserva meglio la sera, alla fine dell'inverno dell'emisfero settentrionale e alla fine dell'estate dell'emisfero meridionale. Le galassie a spirale NGC 2403 e IC 342 si trovano nella Giraffa e sono contrassegnate da ellissi rosse. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Cani da Caccia è rappresentato come una linea che va da sud-est a nord-ovest unendo le sue due stelle più luminose

Mappa della Costellazione dei Cani da Caccia

Didascalia: La costellazione dei Cani da Caccia con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Cani da Caccia è circondata da (in senso orario dall'alto): Orsa Maggiore, Chioma di Berenice e Boötes. Cani da Caccia è una costellazione boreale e quindi l'intera costellazione si può osservare in qualche momento dell'anno da tutto l'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale, mentre alcune parti sono visibili dalle regioni temperate del sud. La costellazione si osserva meglio nella tarda primavera dell'emisfero settentrionale e nel tardo autunno dell'emisfero meridionale. La famosa galassia a spirale comunemente nota come Galassia del Vortice (M51) si trova nei Cani da Caccia ed è qui contrassegnata da un'ellisse rossa. Altre galassie a spirale degne di nota nell'ammasso sono M63, M94, M106 e NGC 4631. Tutte sono contrassegnate da ellissi rosse. L'ammasso globulare M3 è contrassegnato da un cerchio giallo con un simbolo più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Cane Minore appare come una linea retta che si estende a nord-ovest da Procione, che si trova al centro della costellazione.

Mappa della costellazione del Cane Minore

Didascalia: La costellazione del Canis Minor con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Canis Minor è circondato da (in senso orario dall'alto): Gemelli, Monoceronte, Idra e Cancro. Il Canis Minor ha relativamente poche stelle luminose, ma la sua stella più luminosa Procyon è l'ottava stella più luminosa del cielo. Canis Minor si estende sull'equatore celeste e quindi parte della costellazione è visibile da tutta la Terra in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile da tutte le regioni, tranne quelle più artiche e antartiche. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in alto a destra del diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Carina appare come lo scafo di un disegno lineare di una nave rivolta verso sinistra (est). Canopo si trova sul bordo destro (ovest).

Mappa della Costellazione Carina

Didascalia: La costellazione di Carina con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Carina è circondata da (in senso orario dall'alto): Vela, Puppis, Pictor, Volans, Chamaeleon, Musca e Centaurus. Carina si distingue per Canopo, la seconda stella più luminosa del cielo notturno e per la famosa stella variabile Eta Carinae. Quest'ultimo oggetto è un sistema stellare binario di due giovani stelle molto massicce. La sua luminosità è variata molto negli ultimi secoli. A un certo punto ha superato Canopo, prima di diminuire di quattromila volte fino a diventare invisibile a occhio nudo. Negli ultimi anni si è illuminata abbastanza da essere nuovamente visibile senza l'ausilio di un telescopio. Carina è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno in tutto l'emisfero meridionale. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale e alcune parti della costellazione sono visibili dalle regioni temperate settentrionali. Gli ammassi aperti NGC 2516, NGC 3532 e IC 2602 si trovano in Carina. Qui sono contrassegnati da cerchi gialli. La Nebulosa Carina, nota anche come NGC 3372, si trova nella costellazione. Questa grande nebulosa contiene molte stelle giovani e massicce, tra cui Eta Carinae. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non viene sempre seguito esattamente. Carina faceva precedentemente parte della costellazione della Nave Argo, insieme a Vela e Puppis. Poiché le designazioni delle lettere delle stelle sono state create prima di questa divisione, le designazioni delle lettere greche sono ora divise tra le tre costellazioni, con Carina che ha stelle designate alfa e beta, ma non gamma o delta. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Centaurus appare come un centauro con quattro gambe e due braccia rivolto verso sinistra (est). Alfa Centauri si trova in basso a sinistra/SE

Mappa della costellazione del Centauro

Didascalia: La costellazione del Centauro con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Centauro è circondato da (in senso orario dall'alto): Idra, Antlia, Vela, Carena, Musca, Croce, Compasso, Lupo e Bilancia. Il Centauro è una grande costellazione che si distingue soprattutto per la sua stella più luminosa, Alfa Centauri. Alfa Centauri è un sistema stellare triplo ed è il più vicino al Sistema Solare. A occhio nudo, le due componenti più luminose di Alfa Centauri appaiono come un'unica stella. La luce combinata di queste due stelle fa apparire Alfa Centauri come la terza stella più luminosa del cielo notturno. La terza componente del sistema di Alfa Centauri, Proxima Centauri, la stella più vicina al Sole, è troppo debole per essere vista a occhio nudo. Il Centauro è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile dall'emisfero meridionale in alcuni periodi dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale e alcune parti della costellazione sono visibili dalle regioni temperate del nord. La costellazione si osserva meglio di sera nella tarda primavera dell'emisfero settentrionale e nell'autunno dell'emisfero meridionale. L'ammasso globulare Omega Centauri, noto anche come NGC 5319, si trova nel Centauro. Abbastanza luminoso da poter essere visto a occhio nudo, questo ammasso è stato inizialmente designato come una stella della costellazione prima che se ne comprendesse la vera natura. Qui è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. Così come l'ammasso globulare NGC 5286. L'ammasso aperto NGC 3766 è contrassegnato da un cerchio giallo. NGC 5128, nota anche come Centaurus A, è la galassia attiva più vicina alla Terra. Il buco nero super massiccio nel cuore di questa galassia ha lanciato due enormi getti di materia che emettono in molte lunghezze d'onda diverse, tra cui raggi X e radio. NGC 5128 è contrassegnata da un'ellisse rossa, così come la galassia a spirale NGC 4945. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in alto a sinistra è l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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Cefeo appare come una testa che indossa un cappello a punta inclinato di 45 gradi in senso antiorario

Mappa della costellazione di Cefeo

Didascalia: La costellazione di Cefeo con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Cefeo è circondato da (in senso orario dall'alto): Giraffa, Orsa Minore, Drago, Cigno, Lacerta e Cassiopea. Cefeo è una costellazione di grandi dimensioni. La sua stella più importante è Delta Cephei, il prototipo della classe di stelle variabili note come variabili Cefeidi. Si tratta di stelle variabili che possono essere utilizzate per stimare le distanze sia all'interno della nostra galassia che dalle galassie vicine. Cefeo si trova vicino al polo nord celeste. Per questo motivo è circumpolare per le regioni artiche e temperate dell'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è visibile in alcuni periodi dell'anno anche nelle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale, mentre alcune parti sono visibili nelle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale. La visione migliore è quella serale, nel tardo autunno dell'emisfero settentrionale e nella tarda primavera dell'emisfero meridionale. L'ammasso aperto NGC 188 si trova in Cefeo ed è qui contrassegnato da un cerchio giallo. Anche la nebulosa NGC 7023 si trova nella costellazione ed è contrassegnata da un quadrato verde. L'ellisse rossa in basso a destra indica la posizione della galassia a spirale NGC 6946. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Delta Cephei è contrassegnata da un cerchio attorno a un punto, poiché è una stella variabile. Anche Mu Cephei è una stella variabile, contrassegnata da un cerchio aperto. Le stelle sono classificate in base alla loro luminosità: la stella più luminosa è contrassegnata come alfa, la seconda più luminosa come beta, ecc. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee solide verdi indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Camaleonte appare come un rettangolo piatto orientato in senso est-ovest con una linea che si estende a ovest (qui a destra).

Mappa della Costellazione del Camaleonte

Didascalia: La costellazione del Camaleonte con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Chamaeleon è circondata da (in senso orario dall'alto): Carina, Volante, Mensa, Ottante, Uccello del Paradiso e Mosca. Il Camaleonte si trova vicino al polo sud celeste e per questo l'intera costellazione è visibile da tutto l'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. Tutta o parte della costellazione può essere vista dalle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è circumpolare per tutte le regioni dell'emisfero meridionale, eccetto quelle più equatoriali. Il Camaleonte si osserva meglio la sera in primavera nell'emisfero settentrionale e in autunno nell'emisfero meridionale. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Il cerchio pieno intorno al polo segna una linea di declinazione di -80°, mentre i cerchi più grandi e incompleti sopra di esso segnano rispettivamente -70° e -60° di declinazione. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Compasso appare come un sottile triangolo isoscele che punta verso sud-ovest (in basso a destra).

Mappa della Costellazione del Compasso

Didascalia: La costellazione del Compasso con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Il Compasso è circondato da (in senso orario dall'alto): Lupo, Centauro, Mosca, Uccelo del Paradiso, Triangolo Australe e Norma. Il Compasso è una costellazione relativamente piccola con poche stelle luminose. Il Compasso è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile da tutto l'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche da alcune regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale, con parti della costellazione visibili dalle restanti regioni equatoriali e da alcune località temperate dell'emisfero settentrionale. La costellazione è circumpolare per tutte le regioni antartiche e per alcune regioni temperate dell'emisfero meridionale. Il Compasso di osserva meglio di sera nell'emisfero settentrionale in estate e nell'emisfero meridionale in inverno. L'ammasso aperto NGC 5823 si trova nel Compasso ed è qui contrassegnato da un cerchio giallo. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di stronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Columba non ha una vera e propria struttura, con tre linee che si irradiano da un punto centrale.

Mappa della Costellazione di Columba

Didascalia: La costellazione di Columba con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Columba è circondata da (in senso orario dall'alto): Lepus, Caelum, Pictor, Puppis e Canis Major. La Columba è una costellazione australe e quindi è visibile da tutto l'emisfero meridionale in un certo periodo dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali e da alcune regioni temperate dell'emisfero settentrionale. L'ammasso globulare NGC 1851 si trova in Columba ed è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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La Chioma di Berenice si presenta come una linea est-ovest con una linea nord-sud che si estende dalla sua estremità ad est

Mappa della Costellazione di Chioma di Berenice

Didascalia: La costellazione della Chioma di Berenice con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. La Chioma di Berenice è circondata da (in senso orario dall'alto): Cani da Caccia, Orsa Maggore, Leone, Vergine e Boötes. Questa costellazione ha relativamente poche stelle luminose. La Chioma di Berenice è una costellazione settentrionale vicina all'equatore celeste. Per questo motivo, l'intera costellazione è visibile a un certo punto dell'anno ovunque sulla Terra, tranne che nelle regioni più antartiche. La costellazione si osserva meglio la sera nella tarda primavera dell'emisfero settentrionale e nel tardo autunno dell'emisfero meridionale. La Chioma di Berenice ospita un grande ammasso di galassie noto come Super ammasso della Chioma. Tuttavia, nessuna delle galassie di questo ammasso è segnata su questo diagramma, poiché sono troppo deboli per essere osservate con la maggior parte dei telescopi amatoriali. La galassia ellittica M85 e la galassia a spirale M100 fanno parte del più vicino ammasso della Vergine. Sono contrassegnate da ellissi rosse, così come le ancora più vicine M64 e NGC 4565, entrambe galassie a spirale. Anche l'ammasso globulare M53, qui contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto, si trova nella Chioma di Berenice. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in basso a destra del diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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La Corona Australe ha una forma a falce, che si incurva verso l'alto quando ci spostiamo da destra a sinistra.

Mappa della costellazione della Corona Australe

Didascalia: La costellazione della Corona Australe con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. La Corona Australe è circondata da (in senso orario dall'alto): Sagittario, Scorpione, Ara e Telescopium. Questa costellazione ha relativamente poche stelle luminose. La Corona Australe è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile nell'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. La costellazione può essere osservata anche dalle regioni equatoriali e da alcune regioni temperate dell'emisfero settentrionale. La costellazione è visibile al meglio la sera, in estate nell'emisfero settentrionale e in inverno nell'emisfero meridionale. L'ammasso globulare NGC 6541 si trova nella Corona Australe ed è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in alto a destra del diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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La Corona Boreale appare come una forma a "U" leggermente inclinata verso sinistra.

Mappa della costellazione della Corona Boreale

Didascalia: La costellazione della Corona Boreale con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. La Corona Boreale è circondata da (in senso orario dall'alto): Boötes, Testa di Serpente ed Ercole. La Corona Boreale è una costellazione boreale e quindi è visibile da tutto l'emisfero settentrionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali e da quelle più temperate dell'emisfero meridionale. La costellazione è visibile al meglio la sera, in estate nell'emisfero settentrionale e in inverno nell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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Il Corvo appare come un quadrilatero con una breve linea che si estende verticalmente dall'angolo inferiore destro (SW).

Mappa della Costellazione del Corvo

Didascalia: La costellazione del Corvo con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Corvo è circondato da (in senso orario dall'alto): Vergine, Cratere e Idra. Il Corvo è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile nell'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni temperate ed equatoriali dell'emisfero settentrionale. Il Corvo si può osservare meglio la sera nella tarda primavera dell'emisfero settentrionale e nel tardo autunno dell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il cratere appare come un calice inclinato di 60 gradi verso sinistra

Mappa della costellazione del cratere

Didascalia: La costellazione del Cratere con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Cratere è circondato da (in senso orario dall'alto): Leone, Sestante, Idra, Corvo e Vergine. Il Cratere è una costellazione australe, quindi l'intero ammasso è visibile in un certo periodo dell'anno da tutto l'emisfero meridionale; l'intera costellazione è visibile anche dalle regioni temperate ed equatoriali dell'emisfero settentrionale. La costellazione si osserva meglio la sera nella primavera dell'emisfero settentrionale e nell'autunno dell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo. La linea blu in alto a sinistra del diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU di Astronomia per l'Educazione dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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Il Cigno sembra un cigno in volo con il collo rivolto in basso a destra (sud-ovest). Deneb è la coda

Mappa della Costellazione del Cigno

Didascalia: La costellazione del Cigno con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Cigno è circondato da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Drago, Lira, Volpetta, Pegaso e Lacerta. Il Cigno si distingue per la sua stella più luminosa, Deneb. Questa forma uno dei vertici dell'importante asterismo del Triangolo estivo, visibile nelle serate estive dell'emisfero settentrionale. Il Cigno è una costellazione settentrionale e quindi l'intera costellazione si può osservare a un certo punto dell'anno in tutto l'emisfero nord. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale, con parti della costellazione visibili dalle regioni temperate del sud. Il piano della Via Lattea attraversa il Cigno e quindi la costellazione è ricca di nebulose e ammassi stellari. Tra questi, la Nebulosa Nord America (NGC 7000) e la Nebulosa Mezzaluna (NGC 6888). La Nebulosa Velo è un enorme residuo di supernova, le cui parti sono contrassegnate qui come NGC 6960 e NGC 6992/5. Tutte le nebulose precedentemente menzionate sono contrassegnate da quadrati verdi. La nebulosa planetaria NGC 6826 è contrassegnata da un cerchio verde sovrapposto a un segno più. Gli ammassi stellari aperti M29 e M39 sono contrassegnati da cerchi gialli. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Delfino ha l'aspetto di un diamante con una piccola linea aggiuntiva che si estende a sud.

Mappa della Costellazione del Delfino

Didascalia: La costellazione del Delfino con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Delfino è circondato da (in senso orario dall'alto): Volpetta, Freccia, Aquila, Acquario, Cavallino e Pegaso. Il Delfino è una costellazione relativamente piccola con poche stelle luminose. Il Delfino si trova appena a nord dell'equatore celeste e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno in tutte le regioni tranne quelle più antartiche. La costellazione è meglio visibile la sera all'inizio dell'autunno dell'emisfero settentrionale e all'inizio della primavera dell'emisfero meridionale. L'ammasso globulare NGC 6934 si trova nel Defino. Qui è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Le stelle del Dorado formano una linea approssimativa da sud-est a nord-ovest. Lla Grande Nube di Magellano è sul confine meridionale di Dorado.

Mappa della Costellazione del Dorado

Didascalia: La costellazione del Dorado con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Dorado è circondata da (in senso orario dall'alto): Pittore, Cielo, Orologio, Reticolo, Idro, Mensa e Pesce Volante. Dorado è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno da tutto l'emisfero meridionale. L'intera costellazione è visibile anche nelle regioni equatoriali dell'emisfero settentrionale. Dorado è circumpolare per le regioni temperate e antartiche dell'emisfero meridionale. Questa costellazione si osserva meglio nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. La Grande Nube di Magellano (LMC), una galassia satellite della Via Lattea, si trova in Dorado e nella vicina costellazione della Mensa. Il contorno della Grande Nube di Magellano è segnato in verde come un anello approssimativamente circolare. L'ammasso aperto NGC 2070 si trova nel cuore della Nebulosa Tarantola. È contrassegnato da un quadrato verde. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione dell'IAU dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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Draco ha la forma di una lettera s rovesciata e ruotata di 90 gradi.

Mappa della Costellazione del Drago

Didascalia: La costellazione del Drago con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Il Drago è circondato da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Orsa Minore, Boote, Ercole, Lira e Cigno. Il Drago è una costellazione settentrionale molto estesa, alcune parti della quale si trovano vicino al polo nord celeste. Per questo motivo, l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno da tutto l'emisfero settentrionale e da una sottile porzione dell'emisfero meridionale vicino all'equatore. Parti della costellazione sono visibili da tutte le altre regioni equatoriali meridionali e da alcune regioni temperate meridionali. La costellazione del Draco è visibile soprattutto la sera, in estate nell'emisfero settentrionale e in inverno nell'emisfero meridionale. La nebulosa planetaria NGC 6543 (nota anche come Nebulosa Occhio di Gatto) si trova nel Drago. Qui è contrassegnata da un cerchio verde sovrapposto a un segno più. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo nord celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Alcune linee di declinazione costante sono segnate sull'asse delle ordinate. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Il Cavallino appare come una linea nord-sud con una breve linea che si estende verso ovest dalla sua estremità settentrionale.

Mappa della Costellazione del Cavallino

Didascalia: La costellazione del Cavallino con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Il Cavallino è circondato da (in senso orario dall'alto): Delfino, Acquario e Pegaso. È una costellazione relativamente piccola, con poche stelle luminose. Il Cavallino si trova appena a nord dell'equatore celeste e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno in tutte le regioni tranne quelle più antartiche. Il Cavallino si osserva meglio la sera all'inizio dell'autunno dell'emisfero settentrionale e all'inizio della primavera dell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Eridanus appare come una lettera z inclinata di 30 gradi in senso orario

Mappa della costellazione di Eridanus

Didascalia: La costellazione di Eridano con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Eridano è circondato da (in senso orario dall'alto): Toro, Balena, Fornace, Fenice, Tucano, Idra, Orologio, Bulino, Lepre e Orione. L'Eridano è una costellazione di grandi dimensioni che copre un ampio intervallo di declinazione. Una piccola parte della costellazione si trova nell'emisfero settentrionale, mentre punto più meridionale si trova a una declinazione di quasi -60°. Poiché si estende sull'equatore celeste, alcune parti della costellazione sono visibili a tutta la Terra in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione può essere osservata dalle regioni equatoriali settentrionali e meridionali, dalle regioni temperate meridionali e dalla maggior parte dell'Antartide. Eridanus è meglio visibile di sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono sul cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio IAU per l'Astronomia per l'Educazione dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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La Fornace ha la forma di un piccolo triangolo piatto che punta verso il basso.

Mappa della Costellazione della Fornace

Didascalia: La costellazione della Fornace con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. La Fornace è circondata da (in senso orario dall'alto): Balen, Scultore, Fenice ed Eridano. La Fornace è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile in tutto l'emisfero meridionale in qualche momento dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali e dalla maggior parte delle regioni temperate dell'emisfero settentrionale. La Fornace si osserva meglio d'inverno nell'emisfero settentrionale e in estate nell'emisfero meridionale. La galassia a spirale NGC 1097 si trova nella Fornace ed è qui contrassegnata da un'ellisse rossa. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Grus appare come un piccolo triangolo rivolto a sud-ovest con ali sottili che si estendono a nord-ovest e sud-est.

Mappa della costellazione della Gru

Didascalia: La costellazione della Gru con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. La Gru è circondato da (in senso orario dall'alto): Pisce Australe, Microscopio, Indiano, Tucano, Fenice e Scultore. La Gru è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile in un certo periodo dell'anno da tutto l'emisfero meridionale. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali e da alcune regioni temperate dell'emisfero settentrionale. La Gru è più visibile di sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono sul cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio Astronomia per l'Educazione dell'IAU dall'originale dell'IAU e di Sky & Telescope.

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Ercole è una figura acefala con il corpo formato da un quadrato di stelle.

Mappa della costellazione di Ercole

Didascalia: La costellazione di Ercole con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Ercole è circondato da (in senso orario dall'alto): Dragone, Boöte, Corona Boreale, Ofiuco, Aquila, Freccia, Volpetta e Lira. Ercole è una grande costellazione settentrionale che copre un ampio intervallo di declinazione. L'intera costellazione è visibile a un certo punto dell'anno in tutto l'emisfero settentrionale e nelle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale. Parti della costellazione possono essere osservate dalle regioni temperate e da quasi tutte le regioni antartiche dell'emisfero meridionale. Ercole è meglio visibile in estate nell'emisfero settentrionale e in inverno nell'emisfero meridionale. Gli ammassi globulari M13 e M92 si trovano in Ercole e sono contrassegnati da cerchi gialli con segni più sovrapposti. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono sul cielo.
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L'Orologio ha la forma di un punto interrogativo distorto all'indietro.

Mappa della costellazione dell'Orologio

Didascalia: La costellazione dell'Orologio con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Horologium è circondato da (in senso orario dall'alto): Eridano, Idro, Reticulo, Dorado e Bulino. L'Orologio è una costellazione australe e quindi è visibile in tutto l'emisfero meridionale in alcuni momenti dell'anno. L'intera costellazione è visibile anche dalle zone equatoriali dell'emisfero settentrionale, con parti di essa visibili in alcune regioni temperate settentrionali. Horologium è circumpolare nelle regioni antartiche e in alcune regioni temperate dell'emisfero meridionale. Questa costellazione si osserva la sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. L'ammasso globulare NGC 1261 si trova nell'Orologio ed è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
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L'Idra ha la forma di un serpente che va da sud-est a nord-ovest.

Mappa della costellazione dell'Idra

Didascalia: La costellazione dell'Idra con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. L'Idra è circondata da (in senso orario dall'alto): Leone, Cancro, Cane Minore, Monoceros, Puppis, Pyxis, Antlia, Centauro, Lupo, Bilancia, Vergine, Corvus, Crater e Sestante. L'Idra è una grande costellazione che copre oltre un quarto della sfera celeste in ascensione retta. Si estende anche sull'equatore celeste e quindi almeno una parte della costellazione è visibile da ogni punto della Terra in qualche momento dell'anno. Tutte le parti della costellazione sono visibili in qualche momento da tutte le regioni dell'emisfero meridionale, tranne quelle più antartiche, e dalle regioni equatoriali e temperate dell'emisfero settentrionale. Tuttavia, l'ampia estensione fa sì che in molte di queste regioni la costellazione non sia visibile tutta nello stesso momento. L'Idra si vede meglio in primavera nell'emisfero settentrionale e in autunno nell'emisfero meridionale. La famosa galassia a spirale M83, nota anche come Galassia Girandola, si trova nell'Idra. Qui è contrassegnata da un'ellisse rossa. Anche la nebulosa planetaria NGC 3242 si trova nell'Idra. È contrassegnata da un cerchio verde con un segno più sovrapposto. L'ammasso aperto M48 è contrassegnato da un cerchio giallo, mentre l'ammasso globulare M68 è contrassegnato da un cerchio giallo con un segno più sovrapposto. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate sono in scala con la magnitudine della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu del diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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L'Idra (maschio) ha la forma di un triangolo isoscele che punta verso nord

Mappa della Costellazione di Idra Maschio o Serpente di Mare

Didascalia: La costellazione dell'Idra (maschio) con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. Idra è circondata da (in senso orario dall'alto): Eridano, Fenice, Tucana, Ottante, Mensa, Dorado, Reticulum e Orologio. L'Idra (maschio) è una costellazione australe e quindi l'intera costellazione è visibile nell'emisfero meridionale in qualche momento dell'anno. Poiché si trova vicino al polo sud celeste, solo una piccola parte dell'emisfero settentrionale vicino all'equatore può vedere l'intera Idra, mentre le altre regioni dell'emisfero settentrionale possono vedere solo alcune parti della costellazione. L'Idra si osserva al meglio durante le serate invernali dell'emisfero settentrionale ed estive dell'emisfero meridionale. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Il cerchio pieno intorno al polo segna una linea di -80° di declinazione, mentre il cerchio più grande e incompleto a destra segna -70° di declinazione. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono sul cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Indus appears as a right-angled triangle with the right-angle pointing south west

Indus Constellation Map

Didascalia: The constellation Indus with its bright stars and surrounding constellations. Indus is surrounded by (going clockwise from the top): Microcopium, Sagittarius, Telescopium, Pavo, Octans, Tucana and Grus. Indus lies near the south celestial pole and thus the whole constellation is visible at some point in the year throughout the southern hemisphere. The whole constellation is also visible to a thin strip of the northern hemisphere near the equator with remaining northern equatorial regions able to see parts of the constellation. Indus is circumpolar for temperate and antarctic regions of the southern hemisphere. Indus is best viewed in the evenings in the northern hemisphere autumn and southern hemisphere spring. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by the IAU and Sky & Telescope

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La Lucertola si presenta come due rombi collegati tra loro e disposti in direzione nord-sud, con una piccola coda che si estende al di sotto.

Mappa della Costellazione della Lucertola

Didascalia: La costellazione della Lucertola con le sue stelle luminose e le costellazioni circostanti. La Lucertola è circondata da (in senso orario dall'alto): Cefeo, Cigno, Pegaso, Andromeda e Cassiopea. La Lucertola è una costellazione boreale e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno in tutto l'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è visibile anche dalle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale, con parti della costellazione visibili dalle regioni temperate del sud. L'intera costellazione è circumpolare dalle regioni artiche. La Lacerta si osserva meglio di sera nell'emisfero settentrionale in autunno e nell'emisfero meridionale in primavera. L'ammasso aperto NGC 7243 si trova nella Lucertola ed è contrassegnato da un cerchio giallo. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni, né le linee che uniscono le stelle appaiono in cielo.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Leo Minor appears as a flattened diamond with a line extending from its west end

Leo Minor Constellation Map

Didascalia: The constellation Leo Minor with its brighter stars and surrounding constellations. Leo Minor is surrounded by (going clockwise from the top): Ursa Major, Lynx, Cancer and Leo. Leo Minor is a small constellation with relatively few bright stars. It is a separate constellation from and should not be confused with its larger neighbour Leo. Leo Minor is a northern constellation and thus the whole constellation is visible at some point in the year throughout the northern hemisphere. The whole constellation is also visible from equatorial and temperate regions of the southern hemisphere. Leo Minor is circumpolar in arctic regions. This constellation is best viewed in the northern hemisphere spring and southern hemisphere autumn. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky. The blue line in the bottom right marks the ecliptic.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by the IAU and Sky & Telescope

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Lepus appears as a crudely drawn rabbit without legs facing west

Lepus Constellation Map

Didascalia: The constellation Lepus with its bright stars and surrounding constellations. Lepus is surrounded by (going clockwise from the top): Orion, Eridanus, Caelum, Columba, Canis Major and Monoceros. Lepus is a southern constellation and thus the whole constellation can be viewed at some point in the year throughout the southern hemisphere. The whole constellation can also be viewed from temperate and equatorial regions of the northern hemisphere. Lepus is best viewed in the evening in the northern hemisphere winter and southern hemisphere summer. The globular cluster M79 lies in Lepus. It is marked here with a yellow circle with a plus sign superimposed on it. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by the IAU and Sky & Telescope

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Lupus takes the shape of a stick figure drawing of a wolf with the head facing north rotated slightly anticlockwise

Lupus Constellation Map

Didascalia: The constellation Lupus with its bright stars and surrounding constellations. Lupus is surrounded by (going clockwise from the top): Libra, Hydra, Centaurus, Circinus, Norma and Scorpius. Lupus is a southern constellation and thus the whole constellation is visible at some point in the year throughout the southern hemisphere. The whole constellation is visible in equatorial and some temperate regions of the northern hemisphere with parts of the constellation visible to remaining temperate regions. Lupus is best viewed in the evenings in the northern hemisphere summer and southern hemisphere winter. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. The blue line in the top left of the diagram marks the ecliptic. Neither the constellation boundaries, nor the line marking the ecliptic, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by the IAU and Sky & Telescope

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La Lince appare come una linea irregolare che va da sud-est a nord-ovest.

Mappa della Costellazione della Lince

Didascalia: La Lince è una costellazione boreale e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno in tutto l'emisfero settentrionale. L'intera costellazione è visibile anche nelle regioni equatoriali dell'emisfero meridionale, con parti della costellazione visibili nelle regioni temperate meridionali. La lince si osserva meglio di sera, in inverno nell'emisfero settentrionale e in estate nell'emisfero meridionale. L'asse y di questo diagramma è in gradi di declinazione con il nord in alto e l'asse x è in ore di ascensione retta con l'est a sinistra. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono classificate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle costellazioni stabiliti dall'IAU e le linee verdi continue indicano una delle forme comuni utilizzate per rappresentare le figure delle costellazioni. Né i confini delle costellazioni né le linee che uniscono le stelle appaiono nel cielo. La linea blu in basso a destra del diagramma segna l'eclittica.
Crediti: Adattato dall'Ufficio di Astronomia per l'Educazione della IAU dall'originale della IAU e di Sky & Telescope.

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Lyra resembles a north-south parallelogram with a triangle joining its north west corner. Vega is one corner of that triangle

Lyra Constellation Map

Didascalia: The constellation Lyra with its bright stars and surrounding constellations. Lyra is surrounded by (going clockwise from the top): Draco, Hercules, Vulpecula and Cygnus. Lyra is dominated by its brightest star Vega which is used to define the zero point of one of the most commonly used magnitude scales of stellar brightness. Vega forms one vertex of the prominent Summer Triangle asterism that is visible in northern hemisphere summer evenings. Lyra is a northern constellation and thus is visible at some point in the year throughout the northern hemisphere. The whole constellation is also visible from all equatorial and some temperate regions of the southern hemisphere. Parts of the constellation are visible from the remaining southern temperate areas. Lyra is best viewed in the evenings in the northern hemisphere summer and southern hemisphere winter. The famous planetary nebula M57, commonly known as the Ring Nebula, lies in Lyra. It is marked here with a green circle superimposed on a plus sign. The globular cluster M56 also lies in Lyra and is marked here with a yellow circle with a plus sign superimposed on it. The y-axis of this diagram is in degrees of declination with north as up and the x-axis is in hours of right ascension with east to the left. The sizes of the stars marked here relate to the star's apparent magnitude, a measure of its apparent brightness. The larger dots represent brighter stars. The Greek letters mark the brightest stars in the constellation. These are ranked by brightness with the brightest star being labeled alpha, the second brightest beta, etc., although this ordering is not always followed exactly. The dotted boundary lines mark the IAU's boundaries of the constellations and the solid green lines mark one of the common forms used to represent the figures of the constellations. Neither the constellation boundaries, nor the lines joining the stars appear on the sky.
Crediti: Adapted by the IAU Office of Astronomy for Education from the original by the IAU and Sky & Telescope

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Qui non sono tracciate linee che collegano le stelle per segnare la forma della Mensa. L'LMC si trova sul confine settentrionale della Mensa.

Mappa della Costellazione Mensa

Didascalia: La costellazione di Mensa con le sue stelle più luminose e le costellazioni circostanti. Mensa è circondata da (in senso orario dall'alto): Dorado, Idra, Ottante, Camaeleonte e Pesce Volante. Mensa è una costellazione poco visibile, con relativamente poche stelle luminose. Mensa si trova vicino al polo sud celeste e quindi l'intera costellazione è visibile in qualche momento dell'anno in tutto l'emisfero meridionale. L'intera costellazione è visibile in una sottile striscia dell'emisfero settentrionale attorno all'equatore, con parti della costellazione visibili in altre regioni equatoriali settentrionali. Mensa è circumpolare nelle regioni temperate, antartiche e in alcune regioni equatoriali dell'emisfero meridionale. La Mensa è meglio visibile di sera nell'emisfero settentrionale in inverno e nell'emisfero meridionale in estate. La Grande Nube di Magellano (LMC), una galassia satellite della Via Lattea, si trova in Mensa e nella vicina costellazione del Dorado. Il contorno della Grande Nube di Magellano è segnato qui come un anello approssimativamente circolare in verde. Questo diagramma mappa un'area intorno al polo sud celeste. Qui convergono le linee di ascensione retta costante. I valori di ascensione retta di queste linee sono segnati sull'asse x sopra e sotto il diagramma. Il cerchio pieno intorno al polo segna una linea di -80° di declinazione, mentre il cerchio più grande e incompleto a destra segna -70° di declinazione. Le dimensioni delle stelle qui segnate si riferiscono alla magnitudine apparente della stella, una misura della sua luminosità apparente. I punti più grandi rappresentano le stelle più luminose. Le lettere greche indicano le stelle più luminose della costellazione. Queste sono ordinate in base alla luminosità: la stella più luminosa è etichettata come alfa, la seconda più luminosa come beta e così via, anche se questo ordine non è sempre rispettato esattamente. Le linee tratteggiate delimitano i confini delle co