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Termine del Glossario Scia stellare

Descrizione In astrofotografia, le scie stellari sono immagini suggestive del cielo notturno ottenute con esposizioni molto lunghe. Si tratta dell'effetto della rotazione della fotocamera con la Terra e del moto risultante delle stelle nel cielo notturno, che provoca scie nelle immagini. Le scie stellari mostrano il movimento diurno della Terra e, se la fotocamera è puntata sul Polo Nord o sul Polo Sud celeste, le scie formano dei semicerchi centrati sulla posizione del polo nel cielo. In aggiunta, il percorso delle scie stellari può essere utilizzato per determinare la latitudine dell'osservatore. Le immagini delle scie stellari possono essere create anche scattando una serie di brevi esposizioni per un certo periodo di tempo e poi sovrapponendole con un software di editing fotografico.

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Il Glossario Multilingue OAE é un progetto dell'Ufficio IAU per la didatticadell'astronomia (OAE) in collaborazione con l'ufficio IAU OAO per la DivulgazioneAstronomica (OAO). I termini e le definizioni sono stater scelte, scritte eriviste da un impegno collettivo da parte di OAE, i Centri e i Nodi OAE e iCoordinatori Nazionali per la Didattica dell'Astronomia e da altri volontari.Potete trovare una lista completa dei crediti, Tutti i termini del glossarioE le definizioni sono pubblicate su Creative Commons CC BY-4.0 licenza e dovrebbero essere accreditate ad IAU OAE.

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Le scie stellari formano brevi linee diagonali sullo sfondo di un'eruzione vulcanica

Scie stellari e pennacchi di lava sull'Etna a febbraio 2021, di Dario Giannobile, Italia

Didascalia: Terzo posto al concorso di Astrofotografia IAU OAE, categoria "Scie stellari". Questa immagine straordinaria ritrae insieme due tra le manifestazioni più spettacolari della natura, l'eruzione di un vulcano e il cielo notturno. Il vulcano in primo piano è l'Etna, situato in Sicilia (Italia), fotografato durante un'eruzione nel febbraio 2021. Sullo sfondo si vedono le scie stellari dovute al movimento della Terra intorno al suo asse immaginario. Possiamo notare come gli archi siano piuttosto aperti, in quanto l'Etna si trova ad una latitudine di circa 37° N, e quindi sufficientemente lontano dal Polo Nord, dove invece tutte le tracce stellari si chiuderebbero a cerchio. Spostandosi progressivamente verso l'Equatore, sia nell'emisfero meridionale che in quello settentrionale, le tracce stellari diventano sempre più parallele, anziché circolari, poiché lo zenit dell'osservatore si allontana dall'asse di rotazione della Terra. Pertanto il cielo ci fornisce preziose informazioni sulla posizione e sul tempo, e per le antiche civiltà seguire il movimento dei corpi celesti era un'attività di primaria importanza. L'immagine rivela anche le differenze di colore delle stelle che derivano dalla loro diversa temperatura: le stelle blu hanno una temperatura più elevata rispetto a quelle gialle e rosse.
Crediti: Dario Giannobile/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


Immagine a tutto cielo di scie stellari che formano cerchi concentrici luminosi al centro di un anello di porte di pietra.

Cerchi stellari di pietra, scie stellari sopra Stonehenge, di Till Credner, Germania

Didascalia: Secondo posto al concorso di astrofotografia IAU OAE, categoria Scie stellari. L'astronomia è una delle scienze più antiche (se non la più antica) e come tale è legata a varie culture da millenni. Questa immagine trasmette in un certo senso questa relazione, essendo stata scattata a Stonehenge. Molte ricerche sono dedicate a quelli che gli astronomi chiamano siti di archeoastronomia e sul loro legame con il cielo (ad esempio, le stagioni, le fasi lunari e molto altro). Le civiltà di tutto il mondo e di tutti i tempi hanno una propria visione e interpretazione di ciò che vedono nel cielo, legata non solo alla cultura ma anche alle attività quotidiane e stagionali delle persone. I "cerchi concentrici", spesso chiamati "scie stellari", sono il risultato del movimento apparente del cielo, che in realtà è dovuto alla rotazione della Terra attorno al suo asse. Il piccolo punto che appare in alto al centro dell'immagine è la Stella Polare. La Stella Polare è visibile solo agli osservatori dell'emisfero boreale. L'altezza della Stella Polare rispetto all'orizzonte può essere utilizzata per dedurre la latitudine effettiva dell'osservatore. Stonehenge si trova a circa 51° Nord. Questa immagine, scattata in uno dei più importanti siti antichi del mondo, ci riporta indietro nel tempo e ci fa pensare alle storie raccontate dalle persone che vivevano in quel luogo molti millenni fa.
Crediti: Till Credner/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


Scie luminose di stelle per archi intorno al centro dell'immagine dietro la sagoma di un albero

Esposizione di mezza giornata alla stella polare, di Fabrizio Melandri, Italia

Didascalia: Primo posto al concorso di astrofotografia IAU OAE, categoria Scie stellari. Questa immagine della scia stellare mostra il movimento apparente delle stelle nel cielo notturno, che deriva dalla rotazione della Terra attorno al suo asse polare. Gli alberi in primo piano fungono da ancora mentre ruotiamo con la Terra. Il luminoso semicerchio bianco al centro dell'immagine è la stella Polare, che si trova molto vicina al Polo Nord Celeste. Immaginando che la Terra sia al centro di una sfera di cristallo cava e che le stelle siano incastonate in questa sfera, mentre la Terra ruota sul suo asse, un osservatore sulla Terra vede le stelle sorgere e tramontare seguendo un arco, perché l'orizzonte impedisce all'osservatore di vedere l'arco completo delle stelle più lontane dal Polo Celeste. Il Polo Nord Celeste (e il suo opposto, il Polo Sud Celeste) si forma essenzialmente prolungando la linea dell'asse terrestre. Per catturare questa immagine è necessario che il fotografo effettui una lunga esposizione con la fotocamera su un treppiede, puntata verso la Stella Polare (Emisfero Nord). Nell'emisfero australe non c'è una stella così vicina al Polo Celeste come la stella Polare, quindi la posizione del Polo Celeste Sud viene individuata utilizzando la Croce del Sud e le stelle puntatrici (Alfa e Beta Centauri). Sebbene nel complesso l'immagine abbia una leggera sfumatura blu, essa cattura i diversi colori delle stelle; è facile distinguere tra le stelle blu a temperatura più elevata e le stelle biancastre a temperatura più bassa, e le stelle rossastre a temperatura ancora più bassa. La ragione di questa variazione di colore è che le stelle a temperatura più alta emettono maggiormente in lunghezze d'onda più corte (più blu), rispetto alle stelle a temperatura più bassa che emettono in lunghezze d'onda più lunghe (più rosse).
Crediti: Fabrizio Melandri/IAU OAE

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