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Glossary term: Marte

Description: Marte è il quarto pianeta del sistema solare per distanza dal Sole. Deve il suo nome al dio romano della guerra. Viene spesso chiamato "pianeta rosso" per il suo aspetto color ruggine. È un pianeta roccioso e la sua atmosfera è molto sottile. È il secondo pianeta più piccolo, con un raggio pari a circa la metà di quello della Terra. Marte possiede ampi sistemi di canyon, la montagna più alta del sistema solare e due piccole lune (Phobos e Demos). Nel corso degli anni sono atterrate su Marte numerose sonde, che hanno consentito agli scienziati di studiarne composizione e atmosfera. Un tempo su Marte era presente acqua liquida.

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Term and definition status: The original definition of this term in English have been approved by a research astronomer and a teacher
The translation of this term and its definition is still awaiting approval

The OAE Multilingual Glossary is a project of the IAU Office of Astronomy for Education (OAE) in collaboration with the IAU Office of Astronomy Outreach (OAO). The terms and definitions were chosen, written and reviewed by a collective effort from the OAE, the OAE Centers and Nodes, the OAE National Astronomy Education Coordinators (NAECs) and other volunteers. You can find a full list of credits here. All glossary terms and their definitions are released under a Creative Commons CC BY-4.0 license and should be credited to "IAU OAE".

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Il rover Curiosity della NASA si trova su una collina di Marte.

Il rover marziano Curiosity

Caption: Questo autoritratto del rover marziano Curiosity della NASA mostra il veicolo nel punto da cui è sceso per perforare un bersaglio roccioso chiamato "Buckskin" sulle pendici del Monte Sharp. Il selfie combina diverse immagini scattate dal Mars Hand Lens Imager (MAHLI) di Curiosity il 5 agosto 2015, durante il 1.065° giorno marziano, o sol, di lavoro del rover su Marte.
Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS credit link

License: PD Public Domain icons


Il pianeta Marte con una superficie rosso ruggine, vulcani, valli, crateri, nubi di ghiaccio e una calotta polare bianca.

Marte

Caption: Questa immagine del pianeta Marte, scattata dal Mars Global Surveyor Orbiter della NASA nel 1999, mostra la sua superficie asciutta. L'immagine presenta le regioni geologiche più spettacolari di Marte. Oltre alla profonda "Valles Marineris", vediamo quattro vulcani. Tre di essi formano la dorsale di Tharsis, mentre "Olympus Mons" è il più grande vulcano finora scoperto nel Sistema Solare. Nubi di ghiaccio ricoprono parte della superficie marziana.
Credit: NASA/JPL/MSSS credit link

License: PD Public Domain icons


La Via Lattea su un paesaggio nuvoloso. Un triangolo di oggetti luminosi è visibile sulla sinistra della foto.

Via Lattea equatoriale

Caption: Menzione d'onore al concorso di astrofotografia IAU OAE 2022, categoria Immagini fisse di modelli celesti: Via Lattea equatoriale Scattata a Bromo-Tengger-Semeru, sull'isola di Giava, in Indonesia, nel marzo 2016, questa immagine cattura regioni della Via Lattea meridionale e, al suo margine sinistro, i due pianeti Marte e Saturno. Marte appare di colore arancione ed è simile alla stella Antares, il cui nome greco - anti Ares - fa riferimento a questo. Saturno è un po' più debole di Marte, ma é ben visibile tra le stelle di Ofiuco, sopra la Nebulosa della Pipa e forma un triangolo isoscele con Marte e Antares. Marte è in alto e Saturno è in basso in verticale. Visibili a occhio nudo, entrambi i pianeti hanno un significato in molte culture del mondo. Nella mitologia romana Marte è il dio della guerra e della fertilità, mentre Saturno è il dio della semina e dell'agricoltura. Anche il suo equivalente greco, il dio Crono, è considerato il reggente del completamento. Gli indigeni australiani, tra cui i Kamilaroi e i Wailan, associano Saturno al "wunygal", un piccolo uccello. Marte è chiamato Iherm-penh (qualcosa che brucia nelle fiamme) dagli Anmatyerre del deserto centrale, mentre i Kokatha del deserto occidentale associano Marte e la stella Anatres al cacatua nero dalla coda rossa (Kogolongo). Al centro di questa fotografia sono chiaramente riconoscibili le costellazioni meridionali più famose: la Croce del Sud (Crux), le stelle puntatrici Alfa e Beta Centauri, la scura Nebulosa Sacco di Carbone e la Nebulosa rossa Eta Carinae, non visibile a occhio nudo, ma ben visibile nelle fotografie moderne. Nel XIX secolo, la stella Eta Carinae è stata per qualche tempo la seconda stella più luminosa del cielo, ma poiché varia in modo irregolare, negli ultimi decenni è stata difficilmente riconoscibile e la sua visibilità futura è imprevedibile. Il Triangolo Australe è visibile tra le stelle puntatrici e lo Scorpione, mentre nella costellazione del Centauro è ben visibile il luminoso ammasso stellare globulare Omega Centauri. Era considerata una "stella nebulosa" fin dall'antichità e, pertanto, è stata inserita nei cataloghi stellari per almeno 2000 anni. Solo nell'ultimo secolo gli astronomi hanno scoperto che gli ammassi stellari globulari si trovano nell'alone della nostra galassia e che questo è composto da circa 10 milioni di stelle. Le regioni scure della Via Lattea, che sono nubi fredde e dense di polvere e gas, formano la testa e il corpo dell'Emu Tchingal celeste. Insieme alla Croce del Sud e alle stelle puntatrici, compaiono nei racconti del Dreamtime di molti indigeni australiani. Una storia associata ai Djab Wurrung e al popolo Jardwadjali fa parte di un racconto della buona notte, che coinvolge Tchingal, i fratelli Bram-bram-bult (le stelle puntatrici), la loro madre Druk (Delta Crux) e Bunya il cacciatore, che si trasforma in un opossum (Gacrux, la stella rossa in cima alla Croce del Sud).
Credit: Giorgia Hofer/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icons


Un montaggio di immagini di Marte, visto qui come una serie di punti rossi in uno schema a forma di zeta schiacciata.

Moto retrogrado di Marte

Caption: Vincitore del concorso di astrofotografia IAU OAE 2023, categoria Immagini fisse con smartphone-dispositivi mobili: Retrograde Motion of Mars, di Rob Kerby Guevarra. Questa immagine, che è una delle sei vincitrici nella categoria Immagini fisse scattate esclusivamente con smartphone/dispositivi mobili, cattura il valzer celeste di Marte mentre mostra il suo intrigante moto retrogrado sullo sfondo delle stelle fisse. Questo evento, quando Marte sembra percorrere a ritroso la sua orbita, deriva dalle diverse velocità con cui la Terra e Marte orbitano intorno al Sole. Il movimento più veloce della Terra la posiziona occasionalmente davanti a Marte, creando l'illusione, dalla nostra prospettiva, che il Pianeta Rosso si muova al contrario. Questo moto retrogrado si verifica quando Marte si trova dall'altra parte del cielo rispetto al Sole, quando si dice che è in opposizione. Seguendo Marte dal 14 agosto 2022 al 5 aprile 2023, questa immagine dello smartphone è una testimonianza di perseveranza e precisione nella tranquilla cornice di Bataan, nelle Filippine. Facendo i conti con il tempo imprevedibile e gli allineamenti celesti in continuo mutamento, il fotografo ha catturato meticolosamente ogni scatto a intervalli regolari di cinque-otto giorni. Il processo ha comportato l'allineamento di 35 immagini distinte di Marte, scattate senza alcun obiettivo esterno o telescopio, accanto a un'immagine di sfondo sovrapposta composta da 54 fotogrammi della durata di 15 secondi ciascuno, che ritraggono la distesa stellata. Per fondere queste immagini è stato necessario allinearle con precisione e ritagliare Marte per centrarne la posizione, rivelando il suo movimento retrogrado sullo sfondo delle stelle. Questo intricato processo, che fonde le immagini con lo sfondo grazie alla mascheratura, mette in evidenza il movimento unico del pianeta. Nell'angolo in basso a destra è visibile l'ammasso stellare delle Pleiadi.
Credit: Rob Kerby Guevarra/IAU OAE (CC BY 4.0)

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