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Termine del Glossario Coda cometaria

Descrizione Quando una cometa è vicina al Sole, la radiazione solare ne riscalda la superficie. Il ghiaccio sulla superficie si trasforma in gas ("sublima"), portando con sé materiale roccioso e polveroso. La miscela risultante forma una nube attorno al nucleo della cometa, definita chioma. In generale, una cometa ha due code: Le particelle di polvere espulse formano la coda di polvere della cometa, che ha una caratteristica forma curva. È costituita da particelle di polvere rilasciate dalla superficie, che seguono la cometa lungo la sua orbita intorno al Sole. Le code di polvere possono essere lunghe milioni di chilometri o anche più. Esse riflettono la luce solare e, se le condizioni sono favorevoli, la loro forma biancastra e diffusa rappresenta la maggior parte di ciò che si può osservare quando una cometa è visibile a occhio nudo.
Una parte consistente del gas viene spazzata via e ionizzata dal vento solare, ovvero dalle particelle elettricamente cariche emesse dal Sole. Questi ioni formano la coda ionica della cometa, che in genere ha un colore bluastro. La coda di ioni punta sempre in direzione opposta al Sole. Se la cometa stessa si allontana dal Sole, la coda di ioni precede la cometa.

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Il Glossario Multilingue OAE é un progetto dell'Ufficio IAU per la didatticadell'astronomia (OAE) in collaborazione con l'ufficio IAU OAO per la DivulgazioneAstronomica (OAO). I termini e le definizioni sono stater scelte, scritte eriviste da un impegno collettivo da parte di OAE, i Centri e i Nodi OAE e iCoordinatori Nazionali per la Didattica dell'Astronomia e da altri volontari.Potete trovare una lista completa dei crediti, Tutti i termini del glossarioE le definizioni sono pubblicate su Creative Commons CC BY-4.0 licenza e dovrebbero essere accreditate ad IAU OAE.

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Una cometa con due code, una giallastra che si allontana gradualmente dal nucleo, l'altra è blu e compatta.

Cometa C/2020F3 (Neowise) con code separate di polvere e gas ionico e una chioma verde incandescente, di Dietmar Gutermuth, Germania

Didascalia: Secondo posto al Concorso Astrofotografico IAU OAE 2021, categoria Comete. Le comete hanno una struttura molto interessante che comprende quattro parti principali: il nucleo, composto da roccia, polvere e gas ghiacciati, che si estende tipicamente per qualche chilometro, anche se ne sono state osservate di più grandi; una piccola atmosfera di gas che circonda il nucleo (presente solo quando la cometa si avvicina al punto più vicino al Sole), chiamata chioma; e le due caratteristiche code cometarie (a volte ne esiste una terza). Il colore verde della chioma è dovuto al carbonio e all'azoto presenti nella chioma, che reagiscono con la radiazione ultravioletta del Sole. La coda che siamo perlopiù abituati a osservare è la coda di polvere ed è composta da particelle di polvere di dimensioni dell'ordine dei micron, mentre la seconda coda è composta da particelle cariche - coda di ioni o di gas. Le code vengono rilasciate solo quando la cometa si avvicina al Sole, a una distanza in cui il calore e le radiazioni emanate dalla nostra stella sono abbastanza intense da vaporizzare i gas congelati. La coda di polvere è curva, mentre quella di gas è dritta e punta sempre lontano dal Sole, poiché è trasportata dal vento solare, un flusso di particelle cariche emesse dal Sole. Poiché le comete sono formate da materiale di scarto, portano con sé importanti informazioni sulle prime fasi della formazione del Sistema solare. Questa bella immagine mostra la cometa C/2020 F3 (Neowise), vista dalla Germania nel luglio 2020, con tre delle quattro strutture chiaramente visibili: chioma, gas e coda di polvere.
Crediti: Dietmar Gutermuth/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


La sagome di una donna sembra salutare una cometa che appare dietro strati di nuvole leggere

Ciao Cometa, balliamo?, di Robert Barsa, Slov

Didascalia: Terzo posto al Concorso Astrofotografico IAU OAE 2021, categoria Comete. Questa bella e poetica immagine ripresa dalla Slovacchia nel luglio 2020 cattura la cometa C/2020 F3 (Neowise). La direzione delle code della cometa fornisce un indizio sulla posizione del Sole. In passato, l'apparizione di una cometa nei cieli poteva essere accompagnata da apprensione e persino paura da parte di chi non sapeva cosa fossero realmente questi oggetti. Grazie ad attente osservazioni e all'applicazione delle conoscenze di fisica, chimica e geologia, oggi sappiamo che le comete sono oggetti che risalgono ai primi tempi della formazione del Sistema Solare. Le caratteristiche più distintive di una cometa sono la coda bluastra di ioni (gas) e la coda biancastra di polvere, che può estendersi per decine di milioni di chilometri. Queste caratteristiche peculiari, facilmente osservabili a occhio nudo e con una buona conoscenza della scienza, non sono più motivo di paura, ma piuttosto ci aiutano a comprendere la storia del nostro Sistema Solare e ci suscitano stupore, gioia e contemplazione, come mostra questa immagine.
Crediti: Robert Barsa/IAU OAE

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


Immagine di tipica cometa con ampia coda bianca e una seconda blu, inclinata di 30° in senso antiorario rispetto alla prima.

La cometa Hale-Bopp

Didascalia: Immagine della cometa C/1995 O1 (Hale-Bopp), ripresa il 4 aprile 1997, con un tempo di esposizione di 10 minuti. Il campo mostrato è di circa 6,5°x6,5°. Dalla chioma luminosa si estendono due code: una bianca-giallastra di polvere e una bluastra di gas, sempre rivolte nella direzione opposta rispetto al Sole.
Crediti: E. Kolmhofer, H. Raab; Osservatorio Johannes Kepler, Linz, Austria link ai crediti

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