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Termine del Glossario ottica adattiva

Descrizione Quando si alza lo sguardo di notte, si possono vedere le stelle scintillare. L'aria nell'atmosfera è sempre in movimento e, quando la luce di una stella attraversa una regione con turbolenze, viene deviata in misura variabile. Per questo motivo, ciò che possiamo vedere nel cielo non è un singolo punto di luce fisso per ogni stella, ma una successione danzante, mutevole e distorta di punti. Per gli astronomi, il crepuscolo significa che non possono scattare immagini degli oggetti celesti con tutti i dettagli che altrimenti i loro grandi telescopi a terra consentirebbero. L'ottica adattiva è un modo per mitigare questo effetto. Utilizzando una stella reale o una "stella artificiale" proiettata al laser, un sistema di ottica adattiva ("AO") controlla la distorsione atmosferica in tempo reale. La luce che entra nel telescopio viene guidata su uno specchio deformabile. Controllato da un computer, lo specchio viene continuamente deformato nel modo giusto per contrastare la distorsione atmosferica.

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Il Glossario Multilingue OAE é un progetto dell'Ufficio IAU per la didatticadell'astronomia (OAE) in collaborazione con l'ufficio IAU OAO per la DivulgazioneAstronomica (OAO). I termini e le definizioni sono stater scelte, scritte eriviste da un impegno collettivo da parte di OAE, i Centri e i Nodi OAE e iCoordinatori Nazionali per la Didattica dell'Astronomia e da altri volontari.Potete trovare una lista completa dei crediti, Tutti i termini del glossarioE le definizioni sono pubblicate su Creative Commons CC BY-4.0 licenza e dovrebbero essere accreditate ad IAU OAE.

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Il pianeta beta Pictoris b è un punto luminoso vicino alla stella madre, circondato da un disco caldo visto di profilo.

beta Pictoris b

Didascalia: Questa composizione di due immagini mostra il pianeta beta Pictoris b e un disco di materiale che orbitano attorno alla giovane stella beta Pictoris. Entrambe le immagini sono riprese nella luce infrarossa. L'immagine interna è una delle prime di un pianeta intorno ad un'altra stella (un esopianeta). L'immagine è stata realizzata con una tecnica definita ottica adattiva, che elimina l'effetto di sfocamento dovuto all'atmosfera terrestre che diffonde la luce della stella. La luce della stella viene concentrata a sufficienza da poter essere nascosta dietro uno schermo circolare (in nero) chiamato coronografo. Le increspature intorno a questo cerchio sono prodotte dal processo di analisi dell'immagine. Beta Pictoris b, un pianeta gigante gassoso di massa circa dodici volte superiore a quella di Giove, appare come un punto in alto a sinistra del cerchio nero. L'immagine esterna mostra l'emissione termica del disco caldo di materiale che circonda la giovane stella beta Pictoris e si presenta come una linea poiché lo vediamo di profilo. Questo disco di gas e polvere ha fornito il materiale per la formazione di beta Pictoris b.
Crediti: ESO/A.-M. Lagrange et al. link ai crediti

License: CC-BY-4.0 Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0) icone


Le quattro cupole del telescopio VLT. Una cupola è aperta e spara raggi laser. La luna in cielo ha un anello di luce intorno.

Il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO sul Ce

Didascalia: Il Very Large Telescope di Cerro Paranal, in Cile, dispone di quattro telescopi riflettenti, ciascuno con uno specchio primario di 8,2 metri di diametro. In questa immagine una cupola è aperta e spara raggi laser nel cielo. Questi laser creano in cielo stelle artificiali, che possono essere utilizzate per regolare l'ottica del telescopio così da eliminare l'effetto di sfocatura dell'atmosfera terrestre. Questo processo è noto come ottica adattiva. Nel cielo, la Luna è circondata da un alone luminoso. Questo fenomeno è provocato dalla luce della Luna, che si riflette all'interno dei cristalli di ghiaccio dell'atmosfera terrestre.
Crediti: Juan Carlos Muñoz-Mateos/ESO link ai crediti

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